Palermo Capitale italiana della Cultura 2018, presentato il programma
La cerimonia inaugurale si è tenuta al Teatro Massimo alla presenza dell'assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano, del sindaco Leoluca Orlando,il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci,il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che hanno accolto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini PALERMO - Palermo è ufficialmente Capitale italiana della Cultura 2018. Nella giornata del 29 gennaio si è svolta infatti la presentazione del programma delle varie manifestazioni che coinvolgeranno la città nell’arco di questo anno. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla cerimonia inaugurale, ha sottolineato come Palermo sia una città proiettata verso il futuro. “Palermo sa stare al mondo - ha detto il premier - perché non rinnega le proprie radici, la propria identità. Guai a rinunciare alla propria storia, alle proprie radici che non devono essere utilizzate per chiudersi al mondo, ma ci consentono invece di dialogare con gli altri popoli" - ha detto Gentiloni. Il primo ministro si è anche soffermato sull’importanza della cultura che “non è una cenerentola”. “Abbiamo alle spalle una stagione di buoni risultati, non omogenei, tutti migliorabili - ha aggiunto Gentiloni - non c’è dubbio che abbiamo avuto nella gestione dei musei, dei siti archeologici, nelle iniziative di apertura al pubblico delle mete culturali, in mille iniziative una buona stagione: la dobbiamo proseguire perché se l'Italia non è in grado di valorizzare la propria cultura, la propria civiltà, la propria identità non è l'Italia”. In un altro passaggio Gentiloni ha rimarcato che “il 17% della ricchezza prodotta in questo Paese fa parte in qualche modo della filiera culturale e turistica allargata. Questo ci fa pensare a quanto sia fondamentale far crescere questo patrimonio”. Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini ha invece evidenziato: “La vittoria di Palermo è basata su un progetto molto forte, di convivenza, di apertura, una delle caratteristiche con cui Palermo sta costruendo una vera rinascita. Palermo resterà anche dopo il 31 dicembre Capitale della cultura, del dialogo e soprattutto del Mediterraneo" ha concluso il ministro. In questo arco temporale saranno circa 780 le iniziative organizzate dal Comune o da enti culturali e altri partner istituzionali e saranno oltre 50 gli eventi internazionali. Il programma è stato ispirato da tre parole chiave: unione, rete, integrazione. A breve arriverà anche “Love difference”, l’opera di Michelangelo Pistoletto che verrà installata nel Salone delle danze della Fondazione Sant’Elia, cuore pulsante dell’organizzazione di Palermo Capitale, dove peraltro saranno ospitate alcune tavole rotonde proprio sul tema del dialogo tra le culture. I progetti espositivi saranno tantissimi dalle esposizioni dedicate a Spencer Tunick e Robert Capa, alla mostra su Antonello da Messina, passando per le installazioni Jan Fabre, Shozo Shimamoto o Martin Kipperberger. Altrettanto ricco il palinsesto dedicato alla musica e alle altre attività culturali, con lo scopo, come sottolineato dall’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano, di trasformare Palemo in un laboratorio culturale permanente. ...